Sabato
23
luglio, 2005 | BACK |
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Cosa hanno in comune i nomi
di Martin Cauchon, Frank McKenna, Michael Ignatieff, Joe Volpe, Maurizio
Bevilacqua, John Manley, Belinda Stronach, Scott Brison e Ken Dryden?
Tante cose: in particolare i loro nomi sono tutti menzionati come possibili
candidati per la leadership del Partito Liberale dopo il ritiro di Paul
Martin.
A questi si aggiunge ora il nome di Bob Rae, ex poster boy dell'Ndp
canadese, ex leader del partito neodemocratico dell'Ontario ed ex premier
della stessa Provincia.
Da qualche settimana si parla di lui come del possibile nuovo governatore
generale dopo la fine del mandato di Adrienne Clarkson.Ora vi sono voci che,
anche se molto fievoli, giungono da fonti molto potenti: Rae possibile
successore di Paul Martin.
Dunque Bob Rae, ex di tante cose, sta per diventare anche un ex Ndp?
Se è vero, non si dovrebbe essere sorpresi. Egli proviene da una famiglia
tradizionalmente liberale, col fratello, John Rae, che è stato uno dei
principali collaboratori dell'ex primo ministro Jean Chrétien. Insomma
sarebbe una specie di "figliol prodigo".
Inoltre il Partito Liberale è noto per offrire un tetto a chiunque dalla
destra o dalla sinistra, bussi alle sue porte: sono ora deputati liberali,
tanto per fare esempi, anche Keith Martin ex deputato di Canadian Alliance,
Scott Brison ex conservatore come anche la Stronach, Ujial Dosanhj, ex
premier dell'Ndp. Ma è pronto Rae per il salto?
Vediamo.
Da tempo ha espresso disagio per la politica del suo vecchio partito. Il
prof. James Laxer, nel suo libro "In Search of the New Left" cita una frase
di Bob Rae: «Ormai la scelta non è più tra capitalismo e socialismo, ma solo
che tipo di capitalismo vogliamo avere».
Ma i dubbi sono più antichi. Nel libro "Rae Days" il giornalista Thomas
Walkom cita David Reville, uno dei più stretti collaboratori di Rae quando
era premier. Dice Reville: «Avevamo tanta passione e tanta teoria. Ma non
avevamo un c... di idea di come far funzionare tutto. Ed ancora non ce
l'abbiamo».
E il rapporto Rae-sindacato
non è stato mai dei migliori.
Scrive Rae nel suo libro From Protest to Power: «Hargrove non riusciva a
capire perché non si poteva continuare con quella politica economica. Altri
avevano difficoltà ad accettare la nozione che il partito neodemocratico
doveva preoccuparsi anche del debito pubblico e del deficit».
Ma la frustrazione era anche dei sindacati. Ricorda rae nel suo stesso libro
che «Darryl Bean, della Public Service Alliance of Canada, aveva detto di
non vedere alcuna differenza tra noi ed il peggiore dei conservatori». Lo
stesso Rae ricorda con orrore quando l'ex simbolo del sindacalismo canadese,
Bob White, «suggerì di far dichiarare bancarotta al governo dell'Ontario per
eliminare il deficit». Ed i sindacati, scrive Walkom, ricordavano a Rae che
«era stato eletto per difendere il popolo non per baciare il c... a
Mulroney».
Lo stesso Rae ricorda nel suo libro che la decisione di entrare nell'Ndp fu
semplice in quanto doveva «scegliere tra Joe Clark, Pierre Trudeau,
Broadbent, cioè tra ignoranza, arroganza e socialismo».
Ora, prendendo atto, come lui stesso dice, che il socialismo dell'Ndp non è
più una opzione, e considerando che per un Rhodes Scholar l'ignoranza
conservatrice non è accettabile, rimane l'arroganza liberale.
O no? |