LunedÌ
13 GIUGNO, 2005 |
BACK |
NEXT
Se la
posizione di Tim Murphy, capo di gabinetto del primo ministro Paul Martin è
critica, e credo che debba essere esonerato dall’incarico, quella del
deputato conservatore Gurmant Grewal non è differente. In questo secondo
caso il leader dell’opposizione Stephen Harper non può revocargli la carica
di deputato, può però allontanarlo dal gruppo conservatore alla Camera.
Vediamo
perché.
Non
critico la decisione di Grewal di registrare le conversazioni con i liberali
nel corso della trattativa per “acquistare” deputati nel mercato
all’ingrosso del Partito Conservatore Molte volte in precedenza, alcuni
deputati conservatori hanno denunciato queste “Indecent proposal” dei
liberali ma nessuno li ha creduti. E la vicenda di Belinda Stronach dimostra
che i liberali sono come minimo partner consenzienti e sono, tra l’altro,
maggiorenni.
La domanda
comunque che rimane senza risposta è invece un’altra: Grewal era veramente
impegnato nella misssione di esporre il vero “Ritratto di Dorian Gray”,
oppure stava solo cercando un affare per lui e la moglie per porre fine ad
una mediocre carriera politica?
L’unico
che può darci una risposta a questa domanda è Grewal; purtroppo la sua è
l’unica risposta che non può essere presa ed accettata a cuor leggero.
Facciamo
l’ipotesi che lui dica la verità e che fosse veramente impegnato nella
missione di search-and-destroy. Se ciò è vero, ed è solo una ipotesi, più
che da agente segreto 007, si è comportato come un suicide bomber. Si
è legato alla cinta i suoi registratori e si è buttato a testa in giù tra le
truppe liberali per esporre la politica adottata dai liberali per aumentare
il loro caucus ma, nello stesso tempo, ha anche esposto la sua grossa
ingenuità politica che dovrebbe far preoccupare qualsiasi leader. In questo
caso Stephen Harper.
Se lui
invece voleva veramente esporre al pubblico ludibrio i liberali avrebbe
dovuto fare almeno due cose.
In primo
luogo mettere al corrente qualche collega di partito o, meglio ancora,
consegnare una lettera sigillata ad un avvocato col mandato di aprirla nel
momento in cui aprirla e consegnarla alla stampa al momento della sua
denuncia. Non lo ha fatto.
La seconda
cosa è molto più semplice ma, nello stesso tempo, molto più significativa:
riguarda la natura delle sue richieste.
Se lui era
veramente intenzionato a provare la disonestà dei liberali, avrebbe dovuto
fare richieste meno impegnative e, probabilmente, lasciare la moglie fuori.
Con richieste meno esose, sarebbe stato più facile per i liberali accettare
il baratto. Una volta raggiunto l’accordo, bingo: jeux étaient faits.
Con un accordo registrato e la lettera all’avvocato consegnate alla stampa
contemporaneamente, non ci sarebbe stato alcun dubbio. Non lo ha fatto.
Tra
l’altro, dalla natura delle richieste, il senato e una posizione diplomatica
per lui e la moglie, ho la netta impressione che lui stesse veramente
trattando.
Tra
l’altro, ascoltando ciò che ha reso noto delle registrazioni, c’è un altro
punto da rilevare. Se è vero che sono stati i liberali ad avvicinarlo, si
deve anche presupporre che i liberali avessero una proposta pronta. Nelle
registrazioni invece non c’è alcuna proposta dei liberali i quali si
limitano invece a commentare e trattare sulle sue richieste.
È ovvio
che non essendoci prove né da una parte, né dall’altra, bisogna accettare
anche la possibilità che egli dica la verità; esaminando i fatti comunque,
egli deve anche accettare la possibilità che qualcuno non gli creda. Se non
altro, diciamo che si è lasciato prendere la mano dalla trattativa
prendendola troppo sul serio.
A questo
punto l’attenzione passa ai due leader: Stephen Harper e Paul Martin.
So che
Harper non ha autorizzato e non eranemmeno a conoscenza dell’operazione di
Grewal. Tanto è vero che due settimane dopo la vicenda, egli non aveva
nemmeno gli originali delle registrazioni e nemmeno le copie complete.
Grewal era andato all’aeroporto di Vancouver proprio per mandare a Ottawa i
nastri richiesti espressamente dall’ufficio di Harper. Cosa che comunque non
ha fatto ed i nastri inviati non erano quelli originali e nemmeno una copia
completa. Questo comunque non significa che Harper non ha elementi
sufficienti per almeno sospendere Grewal dal suo caucus.
Stesso
discorso per Martin.
Anche se
Murphy non ha iniziato il dialogo, egli si è messo in una posizione molto
critica accettandolo. Alkcune frasi sulle registrazioni sono peraltro molto
preoccupanti, come quella in cui si parla del ruolo del commissario per
l’etica parlamentare.
Qualcuno
vicino al primo ministro ha detto al Corriere Canadese che Paul Martin
considera i ministri come parte del personale, ed il suo personale come
parte della famiglia. Può darsi che sia così ma la sua inattività non può
essere giustificata solamente dalla mancanza di attività di Harper: due
errori non si eliminano, si sommano.
Tra
l’altro, Martin deve ricordare che il Pmo non è una estensione della sua
famiglia privata, ma l’ufficio del primo ministor del Canada. |